Perchè Ventitrècinque
Le fondamenta del brand
“In occidente quando una ciotola, una teiera o un vaso prezioso cadono e si frantumano, ci si arrabbia e con enorme dispiacere si gettano via i cocci. L’arte del kintsugi insegna, al contrario, a evidenziare le fratture, impreziosire e aggiungere valore all’oggetto rotto. La parola kintsugi, unisce il materiale prezioso impiegato per riunire e riparare le fratture, l’oro (kin), e la ricongiunzione (tsugi) dei pezzi.”
Ventitrècinque è figlio di un percorso professionale e umano fatto di momenti anche molto difficili e di ferite profonde. Ferite che superficialmente, con il passare del tempo, possono sembrare semplici cicatrici.
Quelle che possono sembrare semplici cicatrici sono in realtà dei veri e propri punti di forza e di “perfezione”.
La filosofia giapponese del Kintusgi ci insegna, però, che nella vita di ognuno di noi si deve cercare il modo di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici.
Trovare la via per crescere attraverso le proprie esperienze dolorose; di valorizzarle, esibirle e convincersi che sono proprio queste che rendono ogni persona unica, preziosa.
L’unione delle mie esperienze professionali e delle mie esperienze di vita hanno portato alla creazione di Ventitrècinque.